Dicembre e il 2011 sono appena finiti, però come al solito alla fine di un periodo si ricapitolano le notizie importanti.
Ce n’è una di inizio dicembre che mi era sfuggita: secondo Statcounter Chrome avrebbe superato Firefox come diffusione di pochi punti percentuali, si parla di un 25,69% contro un 25,23%.
Solitamente le statistiche non mi interessano, tuttavia questo fatto mi rattrista leggermente.
Ammetto che Chrome è un buon browser molto veloce etc., però ha almeno due grandi problemi.
Il primo è la privacy: la barra unica di Chrome è un’arma a doppio taglio: sembra che invii ciò che si digita direttamente a google.
Comunque è possibile superare il problema utilizzando Chromium.
Il secondo e grande problema è che Chrome, che si fa tanto amico degli standard, in realtà non lo è.
Un esempio è l’inserimento di colori in esadecimale, possibile anche senza #
. Oppure il sito delle prenotazioni del cinema di una città vicino al paese dove abito funzionava solo con Internet Explorer perché il suo javascript utilizzava proprietà non standard del DOM.
Insomma, Google sta diventando la nuova Microsoft che grazie alla sua diffusione cerca di stabilire i propri standard.