Sta mattina presto mi è capitato di sentire al volo che è passato, con la fiducia, un decreto che blocca il referendum sull’acqua pubblica e sul nucleare.
Ora, facendo una mini ricerca ho visto che forse non è bloccato, ma, a parte questo, volevo un attimo ragionare sul provvedimento in sé e per sé.
Sappiamo tutti che il referendum è uno strumento di democrazia diretta (cioè che riguarda il popolo) e per poterlo fare serve una raccolta di firme.
Conosciamo di sicuro anche il primo articolo della costituzione italiana che afferma che “la sovranità appartiene al popolo (nelle forme e nei limiti della Costituzione)”.
Perciò fare un referendum è cosa buona e giusta. Allora perché i politici eletti dai cittadini italiani non dovrebbero permettere a chi ha dato loro il potere di poter dare la propria opinione?
Già esiste il quorum del 50%+1, già è stato impedito nelle televisioni italiane di parlare del referendum, ma volere la sicurezza di non farlo tramite una legge, che per di più non viene discussa grazie alla fiducia mi pare che espliciti il dispotismo del nostro governo.
Non che sia una novità, ma voglio vedere come lo giustificheranno questa volta.
Sembra che qualcuno (immagino chi) abbia affermato che bisogna impedire ai cittadini di scegliere dopo Fukushima perché potrebbero essere spaventati dall’incidente successo.
Ma porca miseria!
Già il nucleare ha tanti punti a suo sfavore e l’uranio è in esaurimento, l’incidente accaduto qualche mese fa e l’incidente accaduto 25 anni fa sono solamente la prova che il nucleare crea problemi!
Però, siamo sicuri che il vero problema riguardi il nucleare?
Oppure il nucleare è un pretesto per far diventare l’acqua privata e per non abrogare il legittimo impedimento?
Mah…
Comunque c’è qualcuno che ha i poteri per fare qualcosa ed è ora che li eserciti, prima che diventi veramente troppo tardi!
La maggioranza del parlamento è una maggioranza che non corrisponde alla popolazione e si è visto al momento di votare la sfiducia: 3 voti non mi pare sanciscano una netta differenza tra le due parti.
Poi mi sono rotto di sta sfiducia: il governo ne sta abusando.