Piero V.

D-Link DHP-308AV (poweline)

Spesso si parla di internet delle cose, ma la maggior parte delle case non è stata ideata per avere reti ethernet.

Certo, i dispositivi che supportano il wireless sono moltissimi, ma a volte il cavo risulta più comodo: è più economico da implementare, più diffuso, ha certe funzionalità ancora non disponibili con la wireless, come Wake On Lan.

Un’idea è quella di un bridge wireless, ne avevo già parlato, tuttavia la mia soluzione, per farlo sembrare uguale a un collegamento tramite cavo, era molto dirty (questa volta neanche quick). Avevo già previsto non sarebbe durata per sempre, e così è stato: c’erano lungi tempi e quando il client era disattivo il server mandava molti pacchetti ARP, cosa fastidiosa al pensiero.

La soluzione più vantaggiosa ed economica sarebbe un buon vecchio cavo, ma era difficile nel mio caso: avrei dovuto attraversare una parete di 25cm, perché per la rete non si possono usare i corrugati della corrente.

Visto che in questi anni sono scese molto di prezzo, ho deciso di valutare la soluzione delle powerline, così ho comprato il kit D-Link DHP-309AV, che contiene due adattatori DHP-308AV. Mi è venuto il doppio del cavo (27€ su Amazon), ma almeno ho verificato questa tecnologia. … [Leggi il resto]

Font e Debian, ancora una volta

Introduzione

Come al solito o ho problemi, o me li creo :| .

I problemi riguardavano dell’hardware del mio notebook, così ho voluto provare se c’erano gli stessi problemi con una live di Ubuntu. Oltre a non averli risolti, ho avuto ancora una volta la dimostrazione di quanto la configurazione di default dei font di Debian sia scadente.

Ubuntu, essendo una figlia di Debian, fino a qualche tempo fa ha sofferto dei medesimi problemi, finché non li ha risolti creando una famiglia di font, che a me non piacciono più di tanto, ma soprattutto includendo una configurazione di Fontconfig (il gestore dei font di molte distribuzioni Linux, in poche parole) che abilita certe funzionalità avanzate.

Autoalias, hint, etc…

Questa è la parte che fa tutta la magia, ovvero il motivo per cui la stessa famiglia di caratteri è resa in modo molto diverso dalle due distribuzioni.

In realtà è anche la parte più teorica, perciò io mi sono affidato semplicemente alla configurazione di Ubuntu, rimuovendo le alternative per i font e usando invece le mie preferenze. … [Leggi il resto]

ASUS N550JK-CN015H

Recentemente i miei genitori hanno deciso di regalarmi un notebook nuovo e tutto per me.

Mi serviva un computer abbastanza potente, visto che mi serve anche per programmarci e ogni tanto non mi dispiace giocare.

La scelta è ricaduta sull’ASUS N550JK-C015H, che su internet ho trovato per 899€ (da Saturn) anziché 999.

Ce l’ho da una settimana, e in questo post voglio scrivere la mia opinione.

Ecco le caratteristiche positive del notebook:

  • Processore Intel Core i7 4700HQ (2.4GHz, 3.2GHz con Turbo Boost). È praticamente il processore più potente che si trova sui notebook al momento. È un i7 Haswell (4^ generazione) e soprattutto non è Ultra Low Voltage. L’unica pecca è che è saldato direttamente sulla madre, quindi se si rompe quella sono fritto.
  • GPU nVidia GeForce GTX-850M 4GB DDR3: una scheda grafica molto buona, soprattutto perché è GTX e non GT, quindi è di fascia medio-alta/alta. È stato uno dei fattori determinanti per la scelta del notebook, visto che non ce ne sono che la montano per lo stesso prezzo. Su Debian sono riuscito anche a far andare Bumblebee con i driver proprietari di experimental. … [Leggi il resto]

SourceForge installer

La notizia non è recentissima, però con il viaggio a Londra (sono stato 4 giorni la settimana scorsa, magari più avanti ne parlerò 😊 ) non avevo avuto il tempo di commentarla.

SourceForge è un portale nato nel 1999 che ospita software libero ed è da parecchio tempo un punto di riferimento per la comunità FOSS, e la sua storia è stata citata in Revolution OS, il documentario su Linux. Molti dei software liberi più famosi, tra cui FileZilla, 7-Zip e GIMP per Windows sono, o, prima di questo, evento erano su SourceForge.

Come si può vedere su Wikipedia, nel corso della sua storia ci sono state delle cessioni, l’ultima nel 2012 a Dice Holdings.

Proprio grazie a GIMP sono venuto a scoprire che Dice ha deciso di voler “monetizzare” il suo investimento, quindi ha deciso di creare degli installer (penso solo per Windows) che includono software sponsorizzato, quali toolbar varie.

Sebbene il programma abbia come scopo remunerare anche gli sviluppatori, condividendo parte del guadagno con loro, ed è anche vero che mantenere un sito come SourceForge di certo non costa poco, la cosa mi pare assolutamente inopportuna. … [Leggi il resto]

Un consiglio: evitateli

Approfittando del ponte pasquale mi sono riservato del tempo per mettere a posto il mio mixerino che avevo costruito un po’ di tempo fa, che aveva due problemi: la cassa destra non andava e sulle cuffie sinistra e destra coincidevano.

È stato facile sistemare la cassa: era solo un cavo staccato dal finale.

I canali mischiati invece no, l’errore stava in un posto che non mi sarei mai aspettato:

openjack.png
Foto presa da Banzaimusic.com, il sito da cui ho acquistato questi jack

Questi sono i jack più economici che ci sono in giro. Se costano così poco in effetti ci sarà un motivo.

Questi jack sono detti aperti perché si basano sugli elementi “verticali” che vanno a toccare la punta e l’anello del jack, quindi ci sono degli anelli concentrici al jack maschio che collegano quegli elementi con delle linguette dove si va a stagnare i fili. Nel mio caso però le linguette erano troppo attaccate al corpo e andavano a collegarsi con gli anelli dell’altro canale.

Io avevo preso questi jack perché non sapevo cosa sarei riuscito a fare, ma se no uso sempre quelli chiusi e fatti il più possibile di plastica, anche per i pedali.

Il fatto che siano fatti di plastica consente di usarli in qualsiasi materiale senza dover pensare ad altri problemi quali loop di massa. Il fatto che siano chiusi permette che i contatti siano fatti in un modo più decente e ci sono in fila le linguette, ognuna in corrispondenza con il proprio canale canale e spesso dall’altra parte c’è anche l’interruttore normalmente chiuso.

L’unico problema è che costano di più, ma ne vale la pena.