Piero V.

Lirc: fase 1 fallita

Lirc, ovvero Linux Infrared Remote Control.

È un progetto molto interessante, il cui scopo è appunto di usare i normali telecomandi come quello della televisione o dello stereo per comandare Linux.

A suo tempo insieme agli ATMega avevo acquistato anche un paio di ricevitori infrarossi. Mi sono preso il tempo di provarli, però non ho avuto successo…

Non sono capace di localizzare il problema. Non capisco se è un problema hardware o software.

Ho provato a costruire due volte il ricevitore, una volta anche su breadboard ma niente.

Invece con Arduino ho ancora quel fatidico problema del quarzo che mi impedisce di usarlo.

Perciò, in mancanza dell’hardware mi tocca spostare avanti anche questo progetto.

Vi lascio una foto del secondo ricevitore che mi ero costruito.

lirc_breadboard.jpg

Muletto: versione leggera

Ieri mi sono preso un’oretta per la riformattazione del muletto: era da molto tempo che non lo accendevo e ho recentemente pensato che potrebbe tornarmi utile di nuovo e che le precedenti configurazioni non erano utili per una macchina “di servizio” casalinga.

Questa volta per l’installazione ho usato il DVD di Debian Squeeze che avevo scaricato qualche mese fa.

Quindi questo è stato un requisito essenziale. Poi mi sono scaricato in una chiavetta USB il pacchetto firmware-ralink, cioè il pacchetto che consente di usare le schede wireless basate sui chip di questa marca. Vi consiglio di farlo prima di cominciare l’installazione, soprattutto se non avete più di un computer disponibile: vi farà risparmiare tempo.

L’uso del DVD anziché del cd di installazione mi ha consentito di fare un’installazione comunque molto pulita evitando però gli intoppi con la wireless.

L’installazione è filata liscia: ho lasciato perdere in quel caso la rete e i mirror, e alla scelta dei componenti ho selezionato solamente sistema base e server OpenSSH.

Una volta completata l’installazione ho acceso la macchina sul nuovo sistema operativo e come prima cosa ho installato i firmware della wireless, dopodiché ho installato wpasupplicant. Quindi bisogna configurare l’interfaccia di rete con il solito metodo, ovvero modificare il file /etc/network/interfaces. … [Leggi il resto]

GNOME 3 anche su Debian Testing

Non ho ancora avuto tempo di mettere mano come si deve al mio computer (non ho molto tempo) che nel frattempo GNOME 3 è passato anche a Debian Testing.

Ho aggiornato anche sul computer dove ho testing e lì la shell va e devo dire che è veramente una cosa fatta bene. Mi sto abituando a questo cambiamento.

Ho notato solo qualche piccola imperfezione: il tasto per arrestare il computer non c’è. Bisogna premere ALT quando si apre il menù dello stato. Si può installare un’estensione per la shell che lo rimette o disabilitare il tasto sospendi, ma io preferisco che le cose siano fatte per bene dagli sviluppatori o perlomeno che entri nei repository di Debian.

Un altro problema è il block num. Con GNOME 2 era perfetto, lo status del block num si “manteneva” tra le varie sessioni. Esiste anche per questo problema una soluzione semplice e cioè usare un programmino che ogni volta che si fa il login riaccende il tasto block num ma anche questa soluzione non mi piace troppo… Penso che se tanto prima o poi sarà reintrodotto il salvataggio del block num o lo è già in GNOME 3.20 (ricordo che su Debian c’è ancora la 3.0) non ne vale la pena di usare queste pezze.

L’ultimo problema che ho riscontrato sta nell’autologin. È stato introdotto il controllo sull’autologin direttamente nella modifica delle preferenze dell’account utente, però non funziona. Perciò visto che in questo computer è una funzionalità di GDM che uso, l’ho reimpostato.

Per farlo occorre fare alla vecchia maniera di GDM anche in GDM3: modificate /etc/gdm3/daemon.conf e decommentate le righe dell’autologin, quindi impostate AutoLoginEnable a true e nella riga successiva impostate lo username dell’utente che deve fare il login.

Per il resto è decisamente ok. Anche se chi è abituato a Windows dovrà farci un po’ l’abitudine.

Fedora 15 Live: la seconda prova

Tempo fa avevo provato Fedora 15 per vedere meglio GNOME 3, però avevo previsto di riprovarla.

Dopo quasi due mesi l’ho riprovata, su un’altra macchina e dopo aver provato di più anche la shell.

Non penso ci sia più bisogno di parlare dell’hardware riconosciuto e di queste cose che ormai non hanno più molti problemi, mentre volevo di nuovo parlare di GNOME 3.

Questa volta qui mi è andata molto meglio.

Dopo essermelo ritrovato in Sid mi sono quasi abituato al dover andare al tasto activities e non mi pare nemmeno più così scomodo.

Anzi, potrebbe quasi essere ancora più veloce cercare l’anteprima della finestra che l’icona o il nome del metodo “tradizionale”.

Anche le gestures e gli effetti non sono così malaccio.

Forse però potrebbero portare lo stesso tutti i tre tasti nella barra del titolo, forse si andrebbe meglio.

Un’altra cosa che non mi convince ancora del tutto è il menù delle applicazioni.

Inoltre c’è anche una piccola sottigliezza che mi piacerebbe ci fosse: nel menu sulla sinistra quando si sta sopra tanto viene fuori l’elenco delle finestre. Però ormai i programmi sono tutti “a schede”: dal browser all’editor di testo all’esploratore di file. Sarebbe carino se facessero una cosa in stile Windows 7, ovvero non elencate solo le finestre ma anche le schede.

Comunque come giudizio globale questa volta è positivo.

Ricordo che in Fedora c’è GNOME 3.0.1, non c’è ancora il 3.2.

Attualmente sul sito di GNOME è riportata solo Open Suse come distro per provare l’ultimissima versione.

GNOME 3 su Debian Sid

Chiunque usi Debian Sid con GNOME si accorgerà presto della sorpresa: è entrato GNOME 3 nei repo.

Il mio commento?

Un vero schifo.

Si sta facendo vedere il lato unstable di Sid, e non è molto bello.

Per il momento vi sconsiglio di aggiornare.

Poi a me dà strani errori con GNOME Shell, sarà che la macchina è vecchia (ma con compiz andava lo stesso bene).

In più sembra che anziché usare ALSA io stia usando PulseAudio e Skype non mi legge più il telefono USB.

Spero sia solo questione di riavviare.

Piccolo aggiornamento: sembra che con un po’ di pazienza e qualche pacchetto da experimental stia funzionando tutto, tranne la shell per la poca RAM della mia scheda grafica.

Vi consiglio di installarvi i font cantarell che sono proprio carini.

In definitiva la colpa è della mia scheda grafica…

Peccato però, stavo cominciando ad abituarmi alla shell anche senza vederne i testi.