Piero V.

IPv6: i primi test funzionanti

test_ipv6.png

Era da molto tempo che volevo provare IPv6, e come si vedere dall’immagine oggi ci sono riuscito.

Ciò che più mi ha ostacolato, era la mancanza di un router in cui mettere OpenWRT e usarlo proprio come tale. Però tempo fa mi si era anche presentata l’occasione: un mio amico mi ha dato “in comodato” un WRT54GL, una versione del router da cui sono partiti molti progetti come OpenWRT, DD-WRT etc.

Alla fine solo oggi ce l’ho fatta, e vi riassumo un po’ i vari problemi che ho dovuto affrontare e che hanno ritardato il tutto di un mese e mezzo circa.

Il flashing è abbastanza semplice, ma è stato prolungato dai miei tentativi di mettere una release trunk di OpenWRT con stack nativo, però il fallimento ha portato al brick. Quindi ho dovuto agire di seriale, il che non è stato particolarmente difficile, in quanto questo router è fatto molto bene e su internet ci sono tonnellate di guide, data la sua fama. … [Leggi il resto]

PCB Miller: ho quasi tutti i componenti

Ogni tanto vi parlo anche di questo mio progetto: la stampante 3D/PCB miller.

Mi scuso se i termini che userò non saranno tanto rigorosi, ma sono un neofita in queste cose. Almeno questa è un’opportunità di imparare qualcosa di più sull’argomento 😉 .

In questo ultimo periodo ho avuto un po’ di tempo per sperimentare i motorini che avevo già, ovvero quelli degli scanner HP “massacrati” e uno di una Epson Stylus.

Sono rimasto molto, molto sorpreso: lo scanner, avendo una riduzione (per i neofiti di meccanica, come me, che ho imparato questo termine quasi per caso, è tipo la prima della macchina), riesce a portare 2,5kg!! È tanto, però alla fine è utile, perché il piano sarà più grande e pesante del carrellino, peraltro vuoto e dovrà sopportare la pressione della fresetta.

In particolare Daniele, il papà dell’amico con cui sto condividendo le idee per il progetto, ci ha suggerito di riciclare la cintura dentata ma di sostituire i tondini di guida con dei sistemi a scorrimento. A me è anche venuto in mente che mettere il vetro dello scanner darebbe un tocco di stile in più 😉 . Comunque le prime PCB le farei ancora con il carrellino, poi se funziona investirò tempo anche per l’asse Y alternativa. … [Leggi il resto]

Sistemare i font su Linux

Le distribuzioni basate su Debian, escluse forse le ultime versioni di Ubuntu, hanno qualche problema con i font, ovvero fanno abbastanza schifo.

Su suggerimento di questa guida ho messo Noto Sans come font sostitutivo ai caratteri Microsoft Verdana e Tahoma, molto diffusi nei CSS di molti siti, Facebook compreso, e ho ottenuto veramente grandi miglioramenti.

Non ho suggerito tutti i loro consigli, né l’ho fatto come suggerivano loro ma direttamente con un file in /etc/fonts/conf.d (potete scegliere voi il nome):

<?xml version="1.0"?>
<!DOCTYPE fontconfig SYSTEM "fonts.dtd">
<fontconfig>
<!-- Replace Microsoft fonts like Verdana and Tahoma -->
<alias>
	<family>Verdana</family>
	<prefer>
		<family>Noto Sans</family>
	</prefer>
	<default>
		<family>fixed</family>
	</default>
</alias>

<alias>
	<family>Tahoma</family>
	<prefer>
		<family>Noto Sans</family>
	</prefer>
	<default>
		<family>fixed</family>
	</default>
</alias>
</fontconfig>

Sperimenterò per vedere se anche gli altri cambiamenti ne valgono la pena, e comunque direttamente in fontconfig a livello di sistema, non a livello di applicazione o di Desktop Environment.

I font droid e noto sono anche nei repository di Debian. Devo riconoscere che sono soddisfatto da questi font di Google.

Questo fatto dei font è l’unico positivo della nuovo sistema, per il resto ho solo problemi, mai avuti prima d’ora, specialmente nell’altra installazione, nonostante il sistema operativo sia lo stesso, e penso entrambi fatti tramite debootstrap.

Casomai vi terrò aggiornati.

Cambio di hard disk

Dopo 9 anni di funzionamento anche il vecchio Maxtor ha smesso di andare.

A dir la verità era parecchio tempo che sentivo dei rumori strani e forse era da dicembre che a volte cominciava a spegnersi e ad accendersi in continuo il motorino. Neanche un sistema operativo come Linux riusciva a tollerarlo, dopo qualche errore rimontava il file system / in sola lettura ed era impossibile lavorare senza un riavvio con tanto di rimozione del cavo di alimentazione.

Dopo aver visto bloccarsi anche il BIOS dopo uno dei crash, ho deciso che era ora di sostituire il disco.

Ho approfittato di un rottame che mi era stato regalato, un vecchio Dell la cui scheda madre era andata. L’hard disk in questione è un Samsung con solo 80GB, ma mi dovrebbero bastare, visto che ne usavo 47 con l’altro disco.

Con questa scusa ho installato un sistema nuovo anziché clonare la partizione, così tengo solo ciò che effettivamente mi serve.

Adesso invece sto rsyncando tutti i dati che ho sparsi nel disco, come la home, la webroot e i font, per fortuna non dovrei avere tanta altra roba. Spero vada tutto bene.

KiCad

Ogni tanto, quando ho tempo, procedo con il PCB Miller.

Ieri ne ho approfittato per provare un software per il disegno di schemi e circuiti stampati.

Tempo fa avevo utilizzato FidoCAD, un vecchio software per Windows (e Wine 😉 ) che era davvero semplice e funzionava alla perfezione e in più è stata fatta anche la versione multipiattaforma in Java. Tuttavia è anche troppo semplice, in quanto alla fine è un programma per disegnare forme geometriche, tanto è vero che se lo riavviate non tiene più legati forme e piazzole dei componenti.

Cercavo invece una cosa che aiutasse un po’ di più, per esempio con lo sbroglio automatico e la possibilità di esportare in un formato che poi potrò ad utilizzare effettivamente con la mia macchina, sennò perché la costruirei? 😀

Recentemente avevo provato anche Fritzing, con cui però non mi ero trovato benissimo perché avevo avuto qualche difficoltà a dirgli che volevo usare una PCB a faccia singola.

Allora ieri ho provato due editor più sofisticati: gEDA e KiCad.

Con gEDA ci ho rinunciato dopo poco tempo, in quanto mi risultava difficile persino inserire i componenti elettronici. … [Leggi il resto]