Piero V.

Se la mia linea telefonica è a posto, io sono un pappagallo

Come da titolo, se la mia linea telefonica è a posto io sono un pappagallo.

Detto ciò, per la telecom, io lo sono!

È da mesi (se non da anni) che la mia connessione ADSL cade frequentemente.

Poi, sono obbligato a chiamare qualcuno affinché la linea si riallacci.

Beh, ieri il tecnico della telecom è venuto alle 9.30 e la linea era perfetta.

Sul modem come valori di rumore c’erano 25 UP e 19 in DL (se non il contrario).

Quando il primo è a 30, vuol dire che la linea è la migliore (o che praticamente puoi tirare un sasso alla centrale da quanto sei vicino cit. dilinkpedia).

L’addetto allora: “Guarda che quando la linea è a 25 e 19 è ottima! Perché ti cada deve essere a 7 o 10 (riferito al 19)”.

Alle 14.24, la linea cade.

Rumore del DL: 8dB.

Alzando la cornetta si sente il rumore del friggere.

Neanche passate 6 ore e la linea non era più perfetta.

Notare che il giorno prima per caricare il live di master of puppets da mtv worlstage (8′ e 45” se non sbaglio), sono dovuto andare in caricamento 4-5 volte, nell’arco di questo tempo…

Allora, dopo che paghi un canone per i servizi di circa 25€, dopo che paghi 19,90€ al mese di connessione come una 7 mega ma te ne arrivano 2,4 non hai diritto ad avere una connessione funzionante.

Mi dispiace, ma bisogna dire la verità telecom!

Venerdì 7: il problema era stato segnalato, e doveva essere risolto entro martedì 11.

Il problema non è stato riparato, ma l’operatore ha detto al telefono (a mia sorella perché ha chaimato lei):

La telecom fa così: prima di andare dall’utente ripara i guasti, poi quando va nelle case dice che è tutto a posto.

Anche i riparatori non telecom (es Sirti nella mia zona) parlano male della telecom: tu paghi i servizi, ma le linee (riferito a quelle del Veneto) sono quelle che ci sono dalla seconda guerra mondiale.

Maledetto WMA

Il wma è proprio il peggior codec che esista per la portabilità!

Intanto perché è della microsoft, poi perché niente te le converte…

Anche su Windows c’è il problema di un buon software per convertirli.

Comunque, tornando al problema, mi serviva convertirli perché l’iPod non supporta wma.

Comunque ho trovato come soluzione l’uso di mplayer e lame naturalmente… Tutto software libero (GPL o LGPL).

Se vi trovate anche voi così vi dono un comando preso da linuxquestions:

# Rippa con Mplayer, codifica con LAME
for i in *.wma ; do mplayer -vo null -vc dummy -af resample=44100 -ao pcm:waveheader "$i" && lame -m s audiodump.wav -o "`basename "$i" .wma`.mp3"; done

Ecco il tutto…

Comunque per chi fosse interessato e usa Windows: Mplayer io l’ho preso da Any Video Converter, mentre LAME l’ho preso da RareWares.

Ora andrò a cercare anche bash per Windows…

La popolarità di ubuntu

Mi stavo chiedendo perché molti quando si dice GNU Linux pensano a Ubuntu.

Alla fine non è poi così diverso da altre distro: l’ambiente è sempre quello: Gnome con un po’ di modifiche.

Tra l’altro, personalmente non adoro il tema Human.

Se per l’utonto contasse solo l’aspetto della prima volta nemmeno io lo sceglierei, eppure tantissima gente continua a scegliere questa distro. Il tema di gdm di jaunty fa pena, la base dei colori non è molto bella, e il marroncino di default non riesco ad abbinarlo a niente se non ai loro sfondi. Sono molto meglio Debian e Fedora come impostazioni desktop di default.

Molti strumenti sono gli stessi di Debian.

Per esempio la comodità di

# apt-get update
# apt-get dist-upgrade

Ce l’ha pure Debian.

Forse il merito è degli strumenti d’installazione… La live è veramente facile da installare, mentre quella con ncurses è sempre molto facile, ma l’utonto può averne paura…

E se ubuntu fosse così famosa proprio grazie alla sua popolarità?

Questa diventa un ciclo!

Ci sono riviste che consigliano ubuntu e danno i cd con ubuntu installato.

Tutti gli utilizzatori vanno sui siti di comunità, fanno materiale e fanno consigliare ubuntu grazie a tutte queste guide… Insomma, la popolarità è provocata da se stessa… 😁

Questa è discriminazione

In questi giorni si è sentito che il Tar della regione Lazio, ha stabilito che la religione non fa crediti.

Io sono veneto, ma penso che questa sia comunque una scelta giustissima!! Non la pensa così però la Marystar (come la chiama la Luciana Littizzetto), che vuole andare contro quest’iniziativa!

Ma quella è fuori!

Dovrebbe estendere questa decisione a tutta l’Italia.

Non è giusto che la religione cristiana dia crediti.

Ecco l’articolo 3 della costituzione italiana (mi auguro che tutti lo conosciate):

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Ora ditemi: è giusto che la religione cristiana cattolica faccia crediti?

Uno può avere tutte le motivazioni del mondo per non fare quella lezione di religione, sia perché non crede (in quella religione o è ateo) o perché il prof gli sta antipatico o perché ha voglia di fare ore buche o di entrare/uscire prima da scuola, insomma, chi più ne ha più ne metta.

Io dico o tutti o nessuno.

Capisco che per i Patti Lateranensi (anzi, veramente li trovo veramente inutili, antiquati, insensati) bisogna insegnare la religione a scuola, ma che diano i crediti no.

Tutti dovrebero avere il diritto di avere l’insegnamento della propria religione e avere crediti allora, ma questa è una follia per i prezzi e i prof…

Perciò, infine:

  • Togliamo i crediti per la religione
  • Aboliamo i Patti Lateranensi

Ciao, Les Paul

Bisogna salutare Les Paul.

Ieri, 13 Agosto 2009 è morto all’età di 94 anni questo innovatore.

Migliorò la chitarra elettrica, inventò la registrazione multitraccia, fu uno tra i 100 migliori chitarristi.

Mi sento di dire un grazie a Les Paul.

Grazie.