Piero V.

Bisca: il backend

È passato un po’ di tempo da quando avevo detto di aver cominciato a lavorare sul progetto della Bisca online. Da allora mi sono laureato, sono andato a trovare dei miei amici in giro per l’Europa, ma ce l’ho anche fatta ad andare avanti col progetto, tanto che ce n’è anche una versione online qui, sul mio VPS.

Il frontend è stato fatto senza usare alcun framework, l’unica dipendenza da terzi è socket.io, che uso per gestire i vari eventi su websocket, per il resto ho implementato tutto io. Comunque non è troppo curato e, di sicuro, se vorrò continuare con questo progetto, dovrò sistemarlo. Anzi, il Javascript che gestisce il gioco potrebbe essere un esempio di come non scrivere codice in questo linguaggio 😅️ .

Ma ciò di cui voglio parlare in questo articolo non è tanto il frontend, quanto il backend.

Come avevo già accennato, avevo valutato di usare il server ufficiale di socket.io, scritto in Javascript per Node.js, ma alla fine ho deciso di usare il port in Python.

Bisca come gioco non è difficile, tuttavia ci sono alcune cose a cui bisogna prestare attenzione.

La prima è l’asso di denari, che può essere sia la carta più bassa, che la più alta del gioco. … [Leggi il resto]

Qualche esperimento con Bochs

Contestualizzazione

Il primo computer che abbiamo avuto a casa, a partire dal 1999, era un Pentium III Katmai a 450MHz, con 64MB di RAM SDRAM.

Io al massimo ci facevo qualche disegnino con Paint, però ho ancora ricordi di quando mio padre cercava di fare andare qualcosa, con i vari wizard di Windows 98 e la loro grafica. Quel ricordo è aumentato dalle figure che ero solito trovare nei vari manuali di vari pezzi, o in riviste e libri su computer, fino a una decina di anni fa.

Dopo aver ottenuto quel computer tutto per me, ci avevo cambiato OS, e non ho mai usato veramente tanto i Windows più classici, ho cominciato a smanettare soprattutto con Windows XP, quindi già dopo una prima svecchiata della grafica. Tuittavia qualche volta mi tornano in mente quelle schermate, e mi viene voglia di fare una specie di retrocomputing.

Fino a mese fa avevo diversi computer vecchissimi ottenuti in vario modo, o perché qualcuno se ne voleva disfare, o una volta anche perché i genitori della ragazza di un mio amico avevano comprato un container in un’asta e non sapevano cosa farsene di quei computer.

Sarebbero stati ottimi per riprovare appunto vecchi sistemi e software, però mi occupavano un sacco di spazio, non ci facevo praticamente mai niente, e anche quelle 2-3 volte che le ho fatte mi sono spazientito dopo un po’ perché quelle macchine sono comunque davvero molto lente. … [Leggi il resto]

Bisca

Ho realizzato che è da un pezzo che non lavoro seriamente su un progetto mio.

Negli ultimi mesi, ho realizzato il plugin su cui ho scritto la mia tesi di laurea, però non conta troppo, perché, anche se qualche volta ho approfondio e fatto test durante il weekend, ci lavoravo principalmente durante la giornata lavorativa. E proprio per questo, tecnicamente non è neanche mio, perché la proprietà intellettuale del progetto è dell’azienda dove l’ho realizzato.

Adesso comunque per la tesi dovrei essere in dirittura d’arrivo e, appunto, ho deciso di cominciare un progetto che potessi dire completamente mio.

Già tempo addietro un mio amico mi aveva insegnato un gioco che noi chiamiamo “bisca”, ma non ho trovato un altro nome con cui sia conosciuto in giro per l’Internet.

Il gioco è carino e coinvolgente, quindi ho deciso di farne una versione online, anche perché col tempo ci siamo tutti un po’ sparsi, così è un modo anche per ritrovarsi virtualmente.

Come ho già detto in altre occasioni, trovo abbastanza noioso lo sviluppo di cose per il web, siano siti, oppure app, o altro ancora, tuttavia devo dire che mi sembra il modo migliore per sviluppare questo progetto. … [Leggi il resto]

Sicurezza elettrica vs ...?

La mia solita pigrizia

Come ogni anno, quando i miei genitori vanno in vacanza, mi affidano le mansioni di accudire i gatti e di irrigare le piante.

In particolare, quest’ultimo richiede di usare una pompa da giardino per pescare acqua dalla canaletta e non usare la più preziosa acqua potabile.

Già l’anno scorso, se non anche prima, avevo notato che è davvero noioso andare ad accendere e spegnere l’elettrodomestico ogni volta che bisogna cambiare le gomme o, talvolta, anche per spostare l’irrigatore senza rischiare di bagnarsi con l’acqua sporca.

La soluzione a cui avevo pensato era allora di usare una presa comandabile da telefono, cosa che avevo già fatto con Telegram e la Raspberry per delle lampade, ma poi non avevo più fatto niente.

Però, quest’anno ho sfruttato uno sconto della Lidl per comprare una doccetta, che funziona abbastanza bene, per quei 4€ che costava, ma che ha un unico grande difetto, usata con il mio sistema d’irrigazione: tiene sempre il getto chiuso, il che magari andrebbe bene con un rubinetto, ma non è proprio il massimo con una pompa. Per evitare di lasciare diversi secondi il flusso stoppato, dovrei arrivare con la doccetta vicino a dove accendo e spengo la pompa, cioè farmi una quindicina di metri con le gomme. … [Leggi il resto]

10 Lunghi Anni

10 Luglio 2009 è la data del primo post di questo sito.

Si chiama Cosa ho fatto, ma in realtà era partito come una specie di post programmatico per me stesso, che però alla fine non ho più cancellato e ho solamente rinominato, anche se adesso non ricordo esattamente quale fosse stato il titolo iniziale.

All’inizio, il mio fine era avere puramente un sito, e avevo passato diverso tempo a mescolare diversi software, talvolta in modo un po’ goffo, solo per il gusto di farlo. Il cuore era basato su Flatpress e dopo pochi mesi (Gennaio 2010), è rimasto solo quello e ho eliminato le altre aree. Il nucleo della piattaforma è poi restato invariato per 9 anni e mezzo, anche se col passare del tempo ci ho aggiunto e modificato diversi plugin. A volte ripenso ancora proprio a quanto siano stati osceni certi tentativi di plugin, dei veri e propri orrori della programmazione.

Lo scorrere del tempo ha cambiato la natura degli articoli: all’inizio mi capitava di usarlo come un vero e proprio web log, diario nella rete, anche se l’argomento era comunque la tecnologia.

Con gli anni ho cominciato a scriverci sempre meno, un po’ perché ho dovuto dedicare più tempo alla mia istruzione, un po’ perché cerco di puntare sulla qualità piú che sulla quantità. Cerco di fare contenuti originali, scritti al meglio delle mie capacità e che possano veramente interessare a qualcuno: mi piace l’idea di chiamarli, per questi motivi, articoli e non post. … [Leggi il resto]