Piero V.

Sono passato a Fastweb

Dopo numerosi anni, ho cambiato ISP.

Da tempo mi ero stufato di TIM. Ogni volta che ho avuto bisogno di assistenza sono diventato matto. Inoltre prevedono aumenti di tariffe automatici e ingiustificati. Un’operatrice una volta mi ha detto che per loro sta al cliente di accorgersi della scadenza di un’offerta e chiamarli per riceverne una nuova.

Non stavo cercando attivamente un’alternativa, ma da diverso tempo ne stavo tenendo alcune sott’occhio. Il mio requisito essenziale è che non voglio (anzi, più probabilmente posso) rinunciare all’indirizzo IP pubblico. Aggiungerei anche la portabilità del numero VoIP tra le necessità.

Invece dei plus ben graditi sono il modem libero o al più in comodato d’uso gratuito, il prezzo bloccato, l’assenza di penali nascoste per il cambio di operatore e l’assenza di costi di attivazione (in quest’ordine).

L’offerta di Fastweb

Ad un certo punto mi sono imbattuto in un promotore Fastweb e ho deciso di dare loro un’opportunità.

Fastweb è nota per offrire indirizzi in NAT, ma il venditore mi ha promesso che sarebbe stato possibile averne uno pubblico in maniera gratuita (al che io ho risposto che avrei usato il mio diritto di recesso nel caso non fosse stato così).

Per il router non c’è stato verso di non includerlo (il venditore ha addirittura provato a dirmi che i router generici non sono compatibili con Fastweb o hanno prestazioni inferiori 🙈), ma almeno è in comodato d’uso gratuito. Mi hanno detto che dovrò restituirlo, ma ho visto che in passato non me lo avevano richiesto (avevo già avuto un’utenza Fastweb a mio nome ai tempi dell’università).

Inoltre mi hanno promesso 1Gbps simmetrico come velocità (io sono su rete FTTH FiberCop).

Ho scelto il piano base da 27,95€/mese, senza alcuna scontistica applicata.

L’installazione

Per l’installazione è venuto a casa mia un tecnico, anche se di fatto non ce ne sarebbe stato bisogno.

Come già detto, io avevo già una linea FTTH TIM, con il loro ONT e la mia configurazione.

Il tecnico (non di Fastweb, ma della Sirti, che qui ha l’appalto con un po’ tutti gli ISP) è venuto, mi ha portato un nuovo ONT (ZTE) e si è portato via quello vecchio, insieme ai cavi (fibra, Ethernet) e alimentatore dello ZTE nuovo 😅. Spero riescano a farci qualcosa e che non diventi l’ennesimo e-waste.

Poi ha installato il router Fastweb e ha testato che la rete funzionasse.

Il tutto è durato meno di un’ora.

Come promesso, la velocità era di quasi 1Gbps sia in download che in upload (probabilmente misurata su IP, quindi su siti come Speedtest c’è inevitabilmente l’overhead di TCP).

Il passaggio a router personale

Mi hanno consegnato un router Nexxt… che probabilmente è uno dei soliti routeracci, super limitato e con varie backdoor per la “teleassistenza”. Oggigiorno i router forniti dai provider hanno quasi sempre secure boot ed è impossibile farci qualsiasi modifica. Almeno questo è in comodato e non sto pagando per comprarlo. Tra l’altro, nonostante il brand diverso, sembra essere ancora una volta un Technicolor.

Quindi, subito dopo che è andato via il tecnico, ho ripristinato la mia configurazione.

Una cosa bella di Fastweb è che, a differenza di TIM, non usa PPPoE (mi chiedo se sia un residuato ancora della dial-up). Però, almeno su rete FiberCop, bisgogna usare la VLAN 835 (residuato delle ADSL…).

Inoltre, è necessario impostare il MAC del router sulla vostra interfaccia di rete. Quando ho provato a non farlo, ho visto che Fastweb mi reindirizzava ad un loro captive portal. Tuttavia, non sono stato in grado di vederlo e/o completare la configurazione perché non riuscivo a risolvere l’indirizzo in questione. Potrebbe essere un DNS risolvibile solo dai loro server, ma non mi andava di cambiare la mia configuraione, quindi ho semplicemente clonato il MAC address come suggerito online. Ricordo di aver dovuto completare una procedura su un portale qualche anno fa con un’altra utenza. Magari lo ha fatto il tecnico per me.

In alcuni forum si parlava di impostare anche l’opzione 60 di DHCP (vendor class identifier), ma nel mio caso non è stato necessario.

Io utilizzo un computer con Debian come router e ho adottato questa configurazione (in /etc/network/interfaces):

auto vlan835
iface vlan835 inet dhcp
	# Copiate il MAC address dall'etichetta del router.
	hwaddress ether D4:92:5E:01:23:45
	# Opzione 60: secondo alcuni forum sarebbe necessaria, per me non lo è stata.
	# Ho trovato questo valore attaccando la porta WAN al mio computer e poi ho
	# usato Wireshark.
	# vendor Technicolor_FGA221DFWB_22.2.0378_FW_055/dslforum.org/https
	# La vostra interfaccia di rete potrebbe essere chiamata diversamente.
	vlan-raw-device enp1s0

Poi ho sostituito ppp0 con vlan835 nelle mie varie regole di iptables.

Indirizzo IP pubblico

Come anticipato, Fastweb assegna indirizzi IP nattati nel blocco 100.64.0.0/10, ma su richiesta assegna indirizzi IP pubblici.

Ho provato a contattare l’assistenza a circa 4 ore dall’intervento del tecnico, ma mi è stato detto che la pratica di installazione risultava ancora aperta, quindi non era possibile procedere con quella dell’indirizzo IP.

Un paio di ore dopo ho ricevuto un SMS che diceva che la linea era attiva. A quel punto ho contattato nuovamente l’assistenza e nel giro di pochi minuti hanno completato l’operazione.

VoIP

Per il momento mi è stato dato un numero alternativo.

Questa pagina contiene alcune informazioni e requisiti per poter usare il VoIP di Fastweb, ma di fatto non ho potuto fare niente in quanto mi manca la password per l’autenticazione SIP.

Spero che il mio HT-502 sia compatibile, perché non voglio proprio configurare Asterisk come centralino intermedio 😅. Ci ho già provato una volta parecchio tempo fa, con scarso successo.

Aggiornamento: l’HT-502 è compatibile, ma bisogna inserire l’indirizzo IP pubblico in Use NAT IP, impostare Enable 100rel su Yes e NAT Traversal su Keep-Alive. Potete trovare più informazioni in questo articolo.

Un’alternativa: Very Mobile/Wind Tre?

Avevo valutato anche Wind Tre. Essendo cliente Very Mobile per il cellulare, avrei potuto accedere a una tariffa di 23,99€/mese, o forse 19,99€/mese se la avessi attivata presso un banchetto al centro commerciale.

Tuttavia, Wind Tre non ha proprio recepito la direttiva del “modem libero”. Quindi, la proposta includeva anche un router a 5,99€/mese per i primi 4 anni.

In altre parole, è un modo per aggiungere una penale in caso di uscita prima dei quattro anni, tanto più alta quanto prima viene disdetto il contratto. So che diversi hanno fatto ricorso e hanno potuto mandare indietro il dispositivo senza pagare le rate rimanenti, ma mi dà proprio fastidio l’approccio.

In aggiunta, c’è anche una vera e propria penale, penso di una mensilità (e anche Fastweb la ha), ma quelli del banchetto non hanno saputo darmi indicazioni dettagliate né su questo, né sull’IP pubblico. Quindi ho lasciato stare, nonostante il prezzo minore.