Ultimamente sono stato molto impegnato, prevalentemente con lo studio, e non ho avuto molto tempo e voglia di sperimentare con tecnologie varie.
Tuttavia sono riuscito a lavorare un po’ sul mio Oneplus One, anche perché ne avevo bisogno. Infatti, negli ultimi tempi mi sembrava di essere con il telefono costantemente attaccato ad una presa di corrente a caricarsi.
La cosa purtroppo non mi è nuova, ed è stata più di una volta il motivo che mi ha spinto a cambiare ROM e lo è stato ancora una volta.
A dir la verità, quest’anno sono un po’ in ritardo, un po’ non ho seguito molto il rilascio della nuova versione di Android, 9 o Pie, cosa che solitamente faccio, un po’ perché non volevo rischiare di trovare bug strani che prevengono il funzionamento corretto di funzionalità come GPS, fotocamera o addirittura dei dati.
Alla fine però mi sono deciso, in particolare ho provato Arrow OS. Questa ROM non è perfetta, mancano alcune funzionalità che sono abituato ad usare, come il remapping dei bottoni fisici, che peraltro non sono neanche illuminati e qualche volta c’è stato un riavvio automatico. Inoltre sembrano esserci dei problemi con la velocità del WiFi a 2,4GHz, che con i 5GHz non ci sono, ma non so se sia dovuto alla grande interferenza di reti che c’è dove sono io.
Il grande vantaggio, però, è che la batteria finalmente è tornata a durare parecchio. Una volta, in cui ho usato abbastanza poco il telefono, ho fatto dal 100% al 20% in 38 ore, cosa che fino a poco prima potevo solo sognare.
Penso che in realtà il miglioramento sia dovuto ad AOSP, con questa versione si sono impegnati veramente molto: dopo pochi giorni che stavo usando la ROM mi è stato detto che l’app di Coop Voce (il mio attuale operatore) consumava parecchio in background e mi è stato proposto di limitarla. Magari dovrei provare a sentire anche l’assistenza clienti per vedere cosa mi dicono.
Una cosa che invece non mi piaceva moltissimo di Android 9 è la gestione della luminosità: una volta c’era la luminosità automatica, che permetteva di impostare un livello generale di luminosità che volevi avere e poi si adattava, rimanendo prevalentemente attorno a quel livello, adesso invece c’è la nuova luminosità adattiva. Anziché rispettare il livello generale di luminosità, questa nuova funzionalità modifica direttamente lo slider. In questo modo, quando l’utente lo rimodifica, comunica al sistema le sue preferenze, e quest’ultimo un po’ alla volta le impara. Devo infatti ammettere che questa cosa mi dava più fastidio all’inizio e adesso me ne dà meno.
Comunque il mio telefono si avvicina ormai a compiere i 3 anni e il modello addirittura ne ha 4 e mezzo, però la scelta di prendere un dispositivo amato dalla community è stata vincente. La ROM che sto usando non è più aggiornata da un mese, però ci sono anche altre alternative basate su Pie, che ancora non ho provato, e questo mi fa senz’altro piacere.