È da qualche anno ormai che ho i pannelli fotovoltaici, però il consumo da rete rimaneva comunque alto, quindi mio papà ha deciso, approfittando degli incentivi, di installare a casa la Tesla Powerwall.
Come si può vedere dall’immagine è abbastanza grande, misura infatti circa 130×86×18cm e pesa anche molto: quasi 100kg, ma essendo un carico distribuito a me lo hanno montato senza problemi con mattoni forati.
Oltre alla Powerwall il kit comprendeva un altro inverter (SMA Sunny Boy Storage 2.5, quello bianco, nella foto) e un wattmetro da inserire nel quadro elettrico (SMA Energy Meter). Sia l’inverter, che il misuratore, sono collegati a Internet, per raccogliere i dati sul cloud del produttore e per gestire in automatico gli aggiornamenti del firmware, sia loro, che della batteria.
La tecnologia scelta da Tesla sono gli ioni di Litio e il sistema può accumulare un’energia di 6,4kWh.
L’installazione è stata molto veloce: ha impiegato poco meno di una giornata e non c’è stato bisogno di alcun sopralluogo, in quanto la ditta vendeva il kit come universale. Ho trovato molto interessante il sistema di montaggio, visto l’ingombro notevole: il Powerwall arriva in una scatola di legno, a cui viene rimosso il retro, dopodiché si montano le staffe a muro e si alza direttamente lo scatolone con un argano finché la batteria non è in sede. Solo a questo punto si rimuove la scatola.
Spero che questo investimento, nel piccolo della mia famiglia, aiuti un po’ a ridurre le emissioni di CO2. L’unico dubbio che mi viene riguarda lo smaltimento del Litio, ma spero che nei prossimi 10 anni trovino una buona tecnica.
Fin da subito è estremamente apprezzabile il beneficio economico: nei primi 10 giorni, in cui ci sono state sia giornate molto soleggiate, che giornate abbastanza nuvolose, il risparmio è stato di 17€, rispetto all’uso dell’impianto fotovoltaico da solo e 30€ non avendo neanche quello, il tutto senza neanche considerare gli incentivi del GSE e il profitto della vendita della corrente generata in eccesso.
Ma il dato che forse mi stupisce di più è il consumo da rete ENEL: è variato tra l’1,6% del totale al 26,9% (con valori intermedi a questi praticamente assenti!), contro un 55%-78% che avremmo avuto senza batteria.
Questi conti vengono dai dati che mi mettono a disposizione i dispositivi: dall’inverter dei pannelli posso scaricare tramite Bluetooth i dati sulla produzione giornaliera, con anche la potenza media nell’arco di 5 minuti, per gli altri dispositivi mi posso collegare al portale della SMA. Purtroppo il portale non mi fa il bilancio automatico perché non ha i dati dell’inverter (servirebbe un modulo aggiuntivo, che per il momento abbiamo deciso di non mettere).
Il prezzo per kWh comprende le tasse ed è stato ottenuto dalla mia ultima bolletta. È elevato, ma stiamo pensando al cambio di tariffa e all’abbassamento di potenza da 4,5kW a 3kW. Intanto ho messo questo per avere una proiezione di quella che potrebbe essere l’incisione dei costi della batteria. Non sono comprese le vendite e gli incentivi sulla produzione, che comunque sono molto inferiori rispetto al risparmio.
Specificato questo, se siete interessati, potete vedere i conti esatti dei primi 10 giorni 😊 .