Questo novembre si è aperto per me con un cambio abbastanza importante, perlomeno dal punto di vista tecnologico: ho cambiato il mio Huawei Y530 con un Oneplus One.
Solitamente faccio durare i telefoni più di questo, che è durato solo un anno e mezzo, però in questo caso ne valeva veramente la pena.
Nel 2014 è stato il telefono con miglior rapporto qualità-prezzo e nessun suo possessore lo critica negativamente, se non per la dimensione (5.5”).
Adesso che lo ho posso capire benissimo.
È circa una settimana che lo ho e mi sto trovando benissimo.
Già dall’apertura della confezione ci si può accorgere di quanto l’estetica sia stata curata. I materiali non sono pregiati come quelli dei telefoni di gamma superiore o anche del suo successore, il Oneplus Two, ma sono certamente superiori a quelli delle fasce più basse. Inoltre anche se la scocca esterna è di plastica, c’è una cornice di magnesio più interna e il dispositivo dà un’impressione di resistenza.
La cosa con cui sono venuto immediatamente a contatto è chiaramente il display: sono passato da un 480×854 ad un display Full HD e già questo basta per far capire quanto sia rimasto sorpreso di fronte alla sua definizione. Ma la risoluzione non è il suo unico punto forte: i colori sono molto precisi e definiti e l’angolo di visione è molto ampio. Non ho trovato i dati precisi, ma, per esempio, con una luminosità ad un po’ meno di metà si riesce a leggere il menu anche con il telefono a quasi 180°.
Sul fronte audio il Oneplus One ha la fama di avere un ottimo audio, tuttavia io non sono rimasto eccessivamente colpito dagli speaker interni. Sono capaci di riprodurre contemporaneamente un audio cristallino e forte, ma povero di bassi. Ho provato anche ad usare Audio FX ma senza alcun risultato, invece l’equalizzatore di VLC migliora un po’ la situazione. Invece per la loro posizione non si può fare nulla, ed è un peccato, perché non rende loro giustizia quando il One è tenuto in modalità paesaggio, in quanto si sente molto la direzionalità del suono. Un discorso totalmente diverso per l’audio tramite cuffie: mi ha lasciato esterrefatto. Con quelle i suoni sono semplicemente perfetti e le fedeltà alta, degna della fama.
Per il settore fotocamera, anche se non è il mio campo, mi sento di dire che lo smartphone tiene molto bene, sia per quanto riguarda la camera posteriore, che per quella anteriore. L’app predefinita è in grado di sfruttarle opportunamente grazie ad una gran quantità di modalità e impostazioni. Le foto sono ricche di dettagli, non hanno molti disturbi e gli scatti possono essere fatti molto velocemente. Invece non ho ancora provato a fare dei video.
Anche il resto dell’hardware va alla grande: lo Snapdragon 801 e la RAM garantiscono prestazioni fluidissime, senza problemi di surriscaldamento tipici dei SoC più recenti, come l’801. Ho letto che volendo ci sarebbe spazio anche per fare overclock, ma per migliorare la batteria si tende a fare il contrario.
Onestamente in questi giorni ho testato diverse cose e la batteria, che ha comunque una carica di 3100mAh, quindi molto grande, ha retto molto bene senza particolari accorgimenti: dal 100% delle 7 di mattina sono arrivato al 25-30% solamente alle dieci di sera o anche dopo.
Un ultimo punto sull’hardware riguarda le dimensioni: effettivamente 5.5” è un po’ grande, ma non eccessivamente. Sta tranquillamente nelle tasche dei pantaloni. Personalmente mi dà un po’ di fastidio solo quando sono in bicicletta, ma non quando cammino o sono seduto.
Per quanto riguarda il software, la primissima cosa che ho fatto è stata lo sblocco del bootloader, che per Oneplus non invalida la garanzia 😊 ! Se dovete comprare un OPO quindi vi consiglio di farlo subito, poiché é uno step necessario per avere il root e/o custom recovery/ROM e visto che la procedura fa il reset alle impostazioni di fabbrica, eliminando tutti i dati, è meglio farla quando il telefono è ancora alle condizioni di fabbrica 😉 .
Dopo è stato il turno dell’aggiornamento del sistema a CyanogenOS 12.1, basato su Android Lollipop 5.1.1.
In questo modo è possibile vedere il lavoro estremamente accurato sia di Google nel formulare il material design, che di Cyanogen nel tirare fuori il meglio da AOSP.
Gli occhi gioiscono guardando quel display, sia per il design e tra le varie cose adoro soprattutto il sistema delle notifiche e il lavoro fatto sui font, che a mio avviso è stato sopraffino. Le precedenti versioni di Android e non sono lontanamente paragonabili.
Cyanogen poi ha aggiunto ancora altre possibilità di personalizzazione.
Per esempio una cosa che mancava nella CM11 era il “Live Display”, un’impostazione che adatta la temperatura dei colori all’ora del giorno. Ce ne sono comunque anche molte altre.
Per quanto riguarda le prestazioni, in un test fatto con AnTuTu il telefono ha raggiunto un punteggio di 49992, non ho fatto altri test. Però posso dire che lo smartphone nell’utilizzo non si blocca mai, neanche con Chrome su siti complessi. Mi sarebbe piacituo provare il CAF Chromium, che dovrebbe essere ancora più fluido.
Non ho testato molte altre cose, anche per mancanza di tempo.
Tra i pochi difetti posso segnalare solo che il “risveglio vocale” con «Ok Oneplus» ha parecchi problemi: ho fatto parecchia fatica a far riconoscere la mia voce al telefono e una volta finita la procedura di calibrazione il risveglio non ha mai funzionato.
Un’altra cosa fastidiosa è che dovete scegliere tra OTA parziali e root: infatti una volta che rootate il telefono gli OTA percepiscono che c’è stata una modifica a livello di sistema, quindi serve flashare il telefono completamente. Tra l’altro con app di terze parti perché in CyanogenOS manca un root manager, a differenza di CyanogenMod.
Ho comprato il telefono dallo shop ufficiale - oneplus.net - insieme al basic plus kit, ovvero la cover di plastica, la pellicola opaca e il cavo USB-OTG.
La cover mi sembra abbastanza discreta, non è né sopraffina, né troppo fragile.
La pellicola opaca è stata una buona scelta e il kit di Oneplus è veramente ottimo: permette di metterla senza fare alcuna bolla. L’unico problema è stato che il kit della pellicola opaca contiene due pellicole e quella più superficiale era rimasta attaccata a quella che serve per inserirla. Però con gli strumenti allegati sono riuscito a fare un buon lavoro anche a posteriori.
Il cavo OTG è molto interessante: per il momento ho provato solo mouse, tastiera e chiavetta USB, ma per certe cose potrebbe tornarmi utilissimo. Starò a vedere in futuro…
In definitiva sono veramente soddisfatto della mia scelta. Ho preferito comunque il One rispetto al Two perché quest’ultimo ha parecchi problemi di surriscaldamento, inoltre non mi pareva valesse tutti i 100€ in più. Invece non ho scelto dispositivi di marche diverse e della stessa fascia di mercato perché comunque l’OPO rimane la miglior scelta come rapporto qualità prezzo. Solitamente preferisco telefoni che rientrano in un budget più basso, ma questa volta visto che potevo fare una spesa maggiore e che ho pensato alla grossa differenza per esempio con la fascia tra i 150€ e i 200€ è andata così 😊 .