Penso a molti di coloro che usano il web sia capitato di sentire della recentissima chiusura di megaupload.com
Ebbene sì. Hanno chiuso megaupload.com e megavideo.com. Due provider che mettevano a disposizione i loro server agli utenti per caricare file grossi e video.
A sfavore di questi due siti è stata di sicuro la vendita di account premium che liberavano dalle limitazioni imposte, soprattutto i fatidici 72 minuti di megavideo.com.
Penso che chiunque sia abituato ad utilizzare megaupload spesso avesse già notato il cambio look e la rimozione del tempo di attesa anche per gli utenti free (non so se anche per quelli non registrati), dovuto proprio alla rivolta contro le case discografiche.
La chiusura comunque è arrivata, ovviamente per la difesa del copyright. Ed è stata effettuata dagli Stati Uniti.
Innanzitutto volevo dire che molti file protetti dal diritto d’autore sono stati rimossi col tempo e, da come ricordo, erano contro i “Terms of Service”, perciò erano gli utenti a violare il regolamento del sito caricandoli.
Inoltre la sede di Megaupload era ad Hong Kong, perciò questa è l’ennesima prova del comportamento degli Stati Uniti, che però si sono salvati grazie a dei server che erano ospitati in Virginia.
Prima con SOPA e PIPA ed adesso la chiusura di Megaupload.
Dov’è finita la tanto declamata libertà?
Ah, forse è qui da noi in Europa, dove non abbiamo i brevetti software e le leggi di censura del web sono considerate come violazioni dei diritti fondamentali degli utilizzatori di internet.
3 commenti
Tutti i servizi di condivisione di file nascono con lo scopo di fare soldi con la pubblicità che vendono.
L'unico modo di attrarre utenza è quello di ospitare di tutto, e in questo tutto è scontato che ci sia il materiale coperto da copyright.
Credo che la persecuzione di chi permette ciò sia cosa buona e giusta. Questi signori che hanno un'idea per far soldono facili che si basa sugli illeciti altrui siano criminali nè più nè meno di chi contrabbanda merce rubata.
Se tutti facessimo così in mome della proclamata “Libertà” non ci sarebbe più nessuno che fa film o che suona musica.
La libertà di un individuo finisce dove inizia la libertà dell'altro. E le case cinematografiche hanno tutta la libertà di vendere i propri prodotti.
Se a un utente sembra che il prezzo sia eccessivo ha tutta la libertà di non comprarli, ma non quella di rubarlo.
Ciao, forse non sono stato chiaro nell'articolo.
Secondo me gli utenti devono avere la possibilità di poter condividere i propri file.
Per esempio io avevo caricato un software libero (Panda3D) di cui avevo la possibilità di redistribuirlo, però non volevo usare il mio sito perché 30MB sui 200 a mia disposizione mi paiono tanti. Perciò ho usato Mediafire, perché mi piace di più.
Però metti che avessi usato Megaupload, avrei perso i file messi a disposizione.
Se su questo sito ci sono materiali illeciti la giusta reazione è quella di far eliminare i suddetti materiali, non di dover chiudere il sito, facendo perdere così agli utenti molti file che potevano essere condivisi liberamente.
Ciò mi pare a danno della libertà.
Se potessero trovare un metodo per chiudere Torrent non indugerebbero ad utilizzarlo, solo che essendo una rete decentrata non lo possono fare.
Torrent è nato per diffondere materiali, infatti viene utilizzato anche dalle distribuzioni di GNU Linux. Che poi sia utilizzato contro il copyright è un altro discorso.
Quando ho scritto contro le leggi SOPA, PIPA e dei brevetti software è perché poi i detentori del copyright ne abuserebbero e farebbero chiudere siti innocenti, che non hanno veramente materiale protetto da copyright. Stessa cosa per i brevetti software: è uno degli strumenti che utilizza Microfost per danneggiare software concorrente a lei, tra cui il software libero. Tra l'altro microsoft che va tanto a fare denunce per pirateria ha violato la GNU GPL License quando ha rilasciato un modulo per linux.
Inoltre volevo aggiungere che è una vergogna che vengano dati 50 anni di carcere a chi ha a dato la possibilità agli utenti di condividere file e i domiciliari a chi chi fa vittime e disastri ambientali o a boss mafiosi.
Mi trovi pienamente d'accordo. È successa la solita Italianata.